Agevolazioni fiscali e altri incentivi per fare affari in India
In India sono diversi gli incentivi offerti alle aziende, a seconda dell’attività economica, del settore, della posizione e delle dimensioni dell’impresa.
Dopo essersi registrati presso il Ministero degli Affari Societari, gli investitori sono autorizzati a candidarsi per la maggior parte delle agevolazioni fiscali e degli incentivi offerti dal governo indiano. Gli incentivi fiscali legati a obiettivi specifici – come l’assunzione di oltre 50 dipendenti indiani – spesso richiedono ulteriori permessi da parte dei ministeri competenti.
L’India offre sgravi fiscali sia a livello centrale che a livello dei vari Stati confederati. Per gli investitori sono inoltre disponibili ulteriori incentivi in settori specifici, mentre le zone economiche speciali dell’India (SEZ) offrono propri sgravi fiscali. Tuttavia alcuni dei benefici fiscali offerti in India possono per altri versi rivelarsi svantaggiosi. Avvalersi dei benefici di un incentivo può infatti escludere gli investitori dall’utilizzo di altri. Le imprese che entrano nel mercato indiano dovrebbero esaminare attentamente gli incentivi fiscali del Paese verificando che il loro progetto d’ingresso possa assicurare il massimo sgravio fiscale possibile.
La Direzione delle Industrie del singolo stato è normalmente l’organismo incaricato della concessione dei benefici.
Incentivi nelle Zone Economiche Speciali
La politica delle Zone Economiche Speciali (SEZ) è stata lanciata nell’aprile 2000. Lo Special Economic Zones Act, 2005 è entrato in vigore il 23 giugno 2005. L’anno successivo, il 10 febbraio 2006, sono entrate in vigore le Regole SEZs, 2006. Le principali caratteristiche dello schema delle SEZ sono:
- Un’enclave designata esente da dazi che, ai fini delle operazioni autorizzate nella SEZ, deve essere trattata come territorio esterno rispetto al territorio doganale dell’India.
- Nessuna richiesta di licenza per l’importazione.
- Ammesse le attività di produzione o servizi.
- L’unità produttiva all’interno della SEZ deve raggiungere uno scambio estero positivo netto, da calcolare cumulativamente per un periodo di cinque anni dall’inizio della produzione.
- Vendite nazionali soggette a tutti i dazi doganali e alla politica di importazione in vigore.
- Le unità all’interno della SEZ hanno libertà di subappalto.
- Non ci sono attività di controllo di routine da parte delle autorità doganali sul carico di esportazione/importazione.
- Gli ideatori ed i collaboratori, oltre alle unità aziendali, godono di benefici riguardanti le imposte dirette e indirette, così come previsto dalla legge SEZs, 2005.
In India, gli incentivi per migliorare le esportazioni dalle SEZ e promuovervi gli IDE comprendono:
- Esenzioni dai dazi per le importazioni ed approvvigionamento interno di beni per lo sviluppo, il funzionamento ed il mantenimento delle realtà aziendali ivi ubicate.
- Ai sensi della sezione 10AA della Legge sull’Imposta sui Redditi, esenzione del 100% dall’imposta sui redditi da esportazione per le unità SEZ per i primi cinque anni, il 50% per i cinque anni successivi, e il 50% del profitto da esportazioni reinvestito per i cinque anni successivi
- Esenzione fiscale per i creatori della SEZ.
- Esenzione fiscale per le banche offshore all’interno della SEZ.
- Esenzione dalla Central Sales Tax, Service Tax e State Sales Tax. Queste sono state ora incorporate nella Goods and Services Tax (GST) e le forniture alle SEZ, secondo l’IGST Act del 2017, sono a tasso zero.
- Autorizzazioni a sportello per le licenze, a livello statale e centrale.
- Esenzione dall’imposta minima alternativa (MAT).
- Esenzione dall’imposta sulle plusvalenze – l’esenzione può essere ottenuta qualora un anno prima o tre anni dopo il trasferimento:
- il macchinario o l’impianto viene acquistato, da parte del beneficiario, ai fini dell’attività di impresa industriale nella SEZ.
- il beneficiario ha acquisito terra o edifici o ha costruito un edificio ai fini dell’attività nella SEZ.
- il patrimonio originale è stato spostato e lo stabilimento dell’impresa industriale viene trasferito nella SEZ, e sono state sostenute altre spese specifiche.
- L’ammontare dell’esenzione dall’imposta sulle plusvalenze è limitato ai costi ed alle spese sostenute in relazione a tutti o a parte degli obiettivi sopra illustrati
Incentivi per le start-up
Vengono concessi incentivi fiscali alle start-up con le caratteristiche previste dal programma governativo ‘Start-up India’. Per potervi accedere le nuove imprese devono rispettare le seguenti condizioni:
- Una società, incorporata per un periodo inferiore ai sette anni, rientra nella definizione di start-up. Per una società operante nel settore delle biotecnologie, il periodo è di 10 anni.
- Il fatturato annuale dell’azienda non deve superare 1 miliardo di INR.
- La società deve essere orientata allo sviluppo, all’innovazione o alla commercializzazione di qualsiasi nuovo prodotto, servizio o processo basato sulla tecnologia o sulla proprietà intellettuale.
- La società non può nascere dalla scissione o dalla ristrutturazione di una società esistente.
- L’azienda deve ottenere la sua certificazione dal Comitato Interministeriale.
- L’azienda può essere registrata sia come LLP, che come partnership registrata o società a responsabilità limitata.
Di seguito alcuni degli incentivi e delle esenzioni fiscali a favore delle start-up ammissibili in India:
- Ogni start-up nata dopo il 01 aprile 2016, può ricevere una riduzione fiscale del 100% sui propri redditi per un periodo totale di tre anni nell’arco di un decennio. Tuttavia, se il reddito annuale della società supera 1 miliardo di INR, la riduzione fiscale non viene applicata.
- Queste start-up sono esenti dall’imposta sulle plusvalenze a lungo termine. Tuttavia, questo vale solo se le plusvalenze che sono state investite fanno parte del fondo notificato dal governo centrale entro un periodo totale di sei mesi dalla data dell’effettivo trasferimento del bene.
- Qualora una start-up ammissibile effettui un investimento, il governo esenterà dalla tassa l’investimento eccedente il valore equo di mercato. Questo prevede una serie di investimenti diversi come il finanziamento assicurato da investitori informali residenti ed i fondi non registrati come quelli di venture capital. Inoltre, anche gli investimenti effettuati dagli incubatori, eccedenti il valore equo di mercato, sono esenti da questo piano.
Incentivi fiscali sulle spese in conto capitale in alcuni settori specifici
- La deduzione delle spese in conto capitale è consentita al 100% nell’anno in cui inizia l’attività commerciale nei seguenti settori specifici:
- Creazione e gestione strutture della catena del freddo
- Creazione e gestione strutture di stoccaggio di prodotti agricoli.
- Creazione e gestione di deposito di container interni, di stazione merci o di magazzino per lo stoccaggio di zucchero, prodotti dell’apicoltura, miele e cera d’api.
- Posa e gestione di oleodotto transnazionale di gas naturale, greggio o petrolio.
- Rete di distribuzione, comprese le strutture per lo stoccaggio facenti parte della rete.
- Costruzione e gestione di albergo a due o più stelle in India.
- Costruzione e gestione di struttura ospedaliera con almeno 100 letti.
- Sviluppo e costruzione di progetto abitativo nell’ambito di uno schema di riqualificazione o riabilitazione degli slum elaborato dal governo.
- Sviluppo e costruzione di progetti abitativi nell’ambito di uno schema accessibile del governo centrale/statale.
- Investimento in nuovo impianto o aumento della capacità di un impianto esistente per la produzione di fertilizzanti.
Incentivi fiscali per stimolare il settore produttivo
L’India desidera aumentare l’incidenza sul PIL, del proprio settore manifatturiero, dal 17 al 25%. Per raggiungere questo obiettivo, dall’anno scorso il governo ha lanciato schemi incentivali legati alla produzione (PLI) al fine di selezionare i beneficiari in settori specifici.
Nonostante solo poche realtà potranno beneficiare degli incentivi PLI in ogni settore, aziende sia locali che straniere, l’obiettivo è quello di creare una capacità industriale locale, attrarre IDE e stabilire un ecosistema – con impatto sugli investitori a monte e a valle, generando occupazione in ogni categoria di competenze.
Gli investitori esteri potrebbero voler investire capitali o stabilire relazioni d’affari con le aziende compatibili con l’accesso agli incentivi PLI, che saranno erogati sulla base dell’incremento nelle vendite delle merci prodotte in India e delle spese di bilancio relative ai rispettivi settori. Gli investitori esteri e le aziende interessate devono conoscere questi schemi PLI, dato che sono ancora in fase di lancio e vengono modificati o estesi sulla base delle esigenze e dei feedback di settore.
Nella definizione del budget del governo per i prossimi cinque anni, sono stati identificati, quali beneficiari dei programmi di incentivi PLI, i seguenti settori:
- Settore farmaceutico– il programma durerà per nove anni dal 2020-21 al 2028-29 con l’obiettivo di creare un’ampia gamma di medicinali accessibili ai consumatori locali e di alzare il livello della catena di fornitura globale dei farmaci. La spesa di bilancio assegnata è di 2,04 miliardi di dollari.
- Settore dei dispositivi medici – Con l’obiettivo di creare una capacità produttiva interna locale e di promuovere i parchi dei dispositivi medici, i segmenti di destinazione del programma PLI comprendono la produzione di dispositivi medici per radiologia e diagnostica per immagini, anestetici e dispositivi medici cardio-respiratori, ecc. Assegnato un esborso di circa 472 milioni di dollari.
- Settore IT – per raggiungere l’obiettivo di divenire fornitore globale di hardware per l’information technology (IT), il governo prevede, per il settore, un incentivo sull’aumento delle vendite di merci prodotte durante un periodo di quattro anni. Assegnato un esborso di 1 miliardo di dollari.
- Settore batterie a chimica avanzata (ACC) – Stando alle notizie, sarà supportato nell’incentivazione delle grandi aziende nazionali e globali a rendere il settore più competitivo all’interno del Paese stesso. Assegnato un budget di 2,46 milioni di dollari.
- Settore dell’automobile e delle sue componenti – Secondo quanto riportato, sarà supportato per rendere il settore più competitivo a livello globale. Assegnata una spese di 7,7 miliardi di dollari.
- Settore telecomunicazioni e prodotti di rete – sarà supportato nell’attrazione di grossi investimenti esteri che aiuteranno le aziende locali ad emergere nel mercato delle esportazioni globali. Assegnato un budget di 1,6 miliardi di dollari.
- Tessuti tecnici e prodotti tessili nel segmento delle fibre artificiali (MMF) – sarà supportato nell’attrazione di grossi investimenti per aumentare la produzione locale, Assegnato un esborso di 1,4 miliardi di dollari.
- Settore moduli solari fotovoltaici – sarà supportato per incentivare le aziende locali e quelle globali a sviluppare una capacità di produzione di moduli fotovoltaici su larga scala da assimilare nella sua catena di approvvigionamento globale. Esborso assegnato di 613 milioni di dollari.
- Settore acciaio speciale – sarà supportato nel miglioramento della produzione di acciaio a valore aggiunto che aumenterà di conseguenza le esportazioni totali. Assegnato un budget di 861 milioni di dollari.
- Settore prodotti alimentari – sarà supportato per l’identificazione di prodotti alimentari specifici la cui produzione potrà portare occupazione su media e grande scala (tra le 50 e le 250 persone). Esborso assegnato di 1,48 miliardi di dollari.
Incentivi per la produzione elettronica in India
Nel 2020 l’India ha approvato tre programmi chiave nel tentativo di incrementare la produzione nazionale e di attrarre investimenti incentivando l’elettronica e la produzione dei componenti e le esportazioni in India. La logica del governo è che i programmi consentiranno la crescita della produzione di attrezzature originali (OEM) nell’industria manifatturiera elettronica che attrarranno ulteriormente le grandi aziende quando valuteranno la collocazione di nuove operazioni.
Programma di Promozione della Produzione di Componenti Elettrici e Semi-Conduttori (SPECS) in India: Lanciato nell’aprile 2020, rimborserà il 25% dell’esborso di capitale alle aziende che investono nella produzione di componenti elettrici. Le spese riguardano impianti, macchinari, attrezzature, servizi collegati, tecnologia, R&S. Potranno beneficiarne 20 categorie di prodotti con un investimento minimo richiesto approssimativamente fra i 700.000 dollari e i 140 milioni di dollari. Per poter usufruire dell’incentivo, le domande devono essere presentate entro il 31 marzo 2023 da un’entità registrata in India. Il governo renderà disponibile il beneficio per un periodo di cinque anni dalla data di approvazione della domanda. I beneficiari dovranno accettare un periodo di esclusiva per la produzione commerciale.
PLI per i grandi produttori di elettronica in India: Lanciato nell’aprile 2020 prevede incentivi dal quattro al sei per centro sull’incremento delle vendite (rispetto all’anno 2019-20) delle merci prodotte in India per un periodo di cinque anni. Le aziende ammissibili faranno parte di segmenti target come la telefonia mobile e la produzione di componenti elettronici specifici. Sono comprese anche le aziende operanti nel campo dell’assemblaggio, del controllo, della marcatura e dell’imballaggio (ATMP).
Schema modificato dei distretti di produzione elettronica (EMC 2.0)
Questo schema mira a facilitare la creazione di infrastrutture e servizi necessari per attrarre i principali produttori globali, intenzionati a stabilire la loro base produttiva in India, e le loro catene di fornitura. L’assistenza finanziaria del 50% del costo del progetto sarà erogata a progetti EMC qualificati, con un tetto di circa 9,66 milioni di dollari per ogni 100 acri di terreno.
Il governo renderà disponibile il beneficio per un periodo di cinque anni dalla data di riconoscimento della domanda
Incentivi fiscali nei diversi stati dell’India
Considerato che l’India ha un governo federale, le aziende straniere che scelgono la loro sede in un qualsiasi stato indiano, devono sapere che ogni regione ha il proprio insieme di politiche e programmi di incentivazione. L’applicabilità degli incentivi varia normalmente sulla base delle merci che verranno prodotte, dell’entità degli investimenti e della creazione di posti lavoro.
Gli incentivi agli investimenti possono comprendere rimborsi sotto forma di sussidi (sussidio al capitale e agli interessi, sconto sui terreni). Gli incentivi per alleggerire gli oneri delle spese sostenute potrebbero riguardare esenzioni dal pagamento dell’imposta governativa sull’elettricità, dell’imposta di bollo e degli oneri di sviluppo esterno, ovvero il rimborso, sotto forma di sussidio, per la creazione di posti di lavoro. Gli stati possono inoltre fornire anche un sussidio GST sulle vendite effettuate attraverso il rimborso GST e/o il sussidio per la promozione degli investimenti.
India Briefing è prodotta da Dezan Shira & Associates. Con uffici in Cina, Hong Kong, Vietnam, India, Indonesia, Singapore, Germania, Italia, Stati Uniti e Russia, Dezan Shira supporta gli investitori stranieri in Asia da tre decenni.
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